lunedì 15 giugno 2009

Capire il proprio cane: perchè i cani abbaiano?

I cani abbaiano per comunicare!
Loro sono come noi ma, mentre noi abbiamo la parola, loro hanno l'abbaio!
Il cane discende dal lupo, è un animale da branco e noi siamo il suo branco.
Quando un cane  abbaia quindi vuole quindi comunicare con il suo branco.
E ci riesce molto bene!
Se un cane abbaia non significa quindi neccessariamente che voglia aggredire, anzi, la sua intenzione in quel momento è avvisare quello che considera il suo branco della sua e nostra presenza. Se un cane ha da subito con l'intenzione di attaccare, in genere non abbaia ma passa all'azione!
I cani quando parlano infatti possono esprimere, felicità, gioia, paura, attenzione, spavento ecc.

L'abbaio è comunque prerogativa del cane e non del lupo, è un fatto legato a diecimila anni di incrci selettivi. Anzi, in genere più il cane è piccino, è più abbaia. Dire che il lupo non abbaia mai sarebbe inesatto, tuttavia il suo modo di farlo è molto dimesso e la frequenza assai rara. Inoltre non fa "bau" ma "uff". Questo fa supporre che in origine l'uomo abbia selezionato gli esemplari di lupi più "rumorosi" per utilizzarli come sistema antifurto contro eventuali presenza estranee. Funzione tutt'ora presente nel cane!

L'abbaio non è sempre uguale, ma, esattamente come avviene per le persone, capire quello che il nostro compagno ci vuole dire richiede tempo, attenzione, pazienza e amore. Ma, posso assicurare ,che il risultato ne vale la pena!
Vi posso assicurarare che, in base al modo, sapevo perfettamente quando il mio cane abbaiava a uno sconosciuto con lo scopo di avvisarmi o a una persona di famiglia per salutare festosamente il suo arrivo. Capivo se abbaiava perchè stava giocando con, ad esempio, una lucertola o se lo faceva per attirare la mia attenzione.
E questo perchè l'abbaio era totalmente diverso, a volte secco, a volte continuo, a volte frammisto a uggiolii ecc. ecc.
Ad esempio in genere l'abbaio per il postino è forte e continuo, è un tipico abbaio di richiamo per il branco per avvisare della presenza intrusa. E, in effetti, questo abbaio cessa o nel momento in cui noi usciamo di casa e diciamo al nostro amico di smettere (quindi lui si sentirà soddisfatto di aver svolto il proprio ruolo avvisandoci del possibile pericolo) o più semplicemente quando il postino se ne va.

Comprendere cosa vuole dire il nostro cane quando abbaia ci permette di capirlo e di amarlo più profondamente, esattamente come lui ci ama. Lui dedica la sua vita ad amarlo, possiamo dedicare qualche minuto ad ascoltarlo per capilo di più!

sabato 13 giugno 2009

Capire il proprio cane: perchè i cani muovono la coda?

E' opinine comune ritenere che, qundo un cane agita la coda, "scodinzola", è contento.
Ma allora perchè la muove anche quando abbaia al gatto, al postino ecc. e non solo quando gioca o fa le feste?
Forse perchè dire che un cane scodinzola solo quando è contento è un pò riduttivo.

Il cane muove la coda quando prova emozioni contrastanti, non sa se avanzare o indietreggiare, se saltare o restare fermo, se correrci incontro da destra o da sinistra, se fare amicizia o attaccare ecc.
E' impossibile attribuire quindi al movimento della coda del cane un significato univoco, il perchè la muova deve essere capito di volta in volta contestualizzando cosa sta facendo l'animale in quel momento.
Se vogliamo davvero capire il nostro migliore amico, dobbiamo sforzarci un pochino e imparare a osservarlo. All'inizio sarà meno naturale, ma poi divenetrà abitudine e saremo in grado di instaurare con lui un rapporto ancora più profondo proprio perchè riusciremo a capirlo di più.

Per quanto riguarda il puro movimento dello scodinzolare, i cucciolotti appena nati non muovono la coda quando mangiano.
Iniziano a muevarla leggermente solo intorno al mese mentre la mamma li allatta uno vicino all'altro, in fila. Dicendo questo si potrebbe pensare che lo facciano perchè sono felici.
Ma prima non lo erano?
In realtà prima erano più piccoli, avevano più spazio. Intorno al mese sono più grossi e si vedono costretti, per potersi attaccare saldamente alla mammella, a lottare per il loro spazio, sgomitando il fratello vicino.
Quindi il cucciolo che scodinzola prova emozioni contrastanti: paura di rimanere per le sgomitate e voglia di restare per poter mangiare.

Altra occasioni in cui i cani generalmente scodinzolano molto è dopo un breve allontanemento dal padrone. Quando il compagno torna, il cane scodinzola.
In questo caso il conflitto che genera il gesto è il dolore per la lontananza e la gioia per il ritrovamento. In cane vive un vero e proprio conflitto emozionale.

Ma anche quando è tutt il giorno con noi il cane scodinzola.
In questi casi per noi è difficile accettare che oltre la gioia provi anche paura. Perchè infatti dovrebbe provarla?
Purtroppo ragioniamo da uomini, non come loro! I cani ci considerano parte del branco, e, nella maggioranza dei casi, il loro capobranco. Quindi è intuibile capire perchè, oltre all'amore, nutrano per noi anche rispetto e, in un certo qual senso, timore. Da qui gioia e timore per la nostra presenza.

Vi è poi da sottolinerare che non tutti i cani scodinzolano allo stesso modo:
- movimenti ampi e rilassati = cani remissivi
- movimenti bruschi e secchi = cani dominanti

- coda alta = cani dominanti
- coda bassa = cani remissivi

Per comprendere inoltre fino in fondo le motivazioni che portano i nostri amici a scondinzolare, non dobbiamo mai dimenticare che noi vediamo il mondo con gli occhi umani i cani con occhi canini.
Non attribuiamo troppa importanza all'olfatto.
I nostri amici, invece, percepiscono il mondo con il fiuto, con gli odori. Pensiamo ai cani da valanga, ai cani che ritrovano le persone sotto le macerie durante i terremoti, ai cani antidroga ecc...I cani hanno quindi un olfatto sviluppatissimo.
Appurato questo, sotto la coda, sull'ano, sono posizionate delle ghiandole odorose che conferiscono a coascun cane il proprio odore.
Quando muove la coda, il nostro amico sollecita ritmicamente tali ghiandole e quindi si ricopre del proprio odore personale. Per questo quando due cani si incontrano è molto frequente vederli scodinzolare per poi annusarsi il sederino. A Questo punto possono iniziare a giocare insieme o aggredirsi.
Questo perchè negli istanti precedenti, il muovere la coda non dava quindi un messaggio di felicità ma di agitazione e conflitto: ci attacchiamo o giochiamo insieme?!

lunedì 8 giugno 2009

Capire il proprio cane: perchè quando ha paura tiene la coda tra le gambe?

Non serve essere un cinofilo per sapere che, se un cane tiene la coda tra le gambe, significa che ha paura.
Pochi invece sanno perchè questo fatto debba essere associato al concetto di paura.

I cani, quando si incontrano, si annusano le zone "intime", il retro per intenderci, in quanto proprio li risiedono i segnali odorosi che individuano i vari individui. Ogni cane ha il suo odore! Mentre noi umani ci riconosciamo per il viso, per i lineamenti, per il corpo ecc, i cani si riconoscono principalmente dall'odore.
Quindi, se mettere la coda tra le gambe davanti a un umano potrebbe avere poco senso, farlo davanti a un cane, per un cane, ha senso, eccome!

Linguaggio umano e linguaggio canino hanno poco in comune!
Noi uomini, ad esempio, quando prendiamo paura, tendiamo a coprire il viso con le mani. Il viso è ciò che ci identifica! Se un grosso cane ci abbaia contro, istintivamente copriamo il volto con le mani, senza considerare il fatto che l'animale non ci riconosce dai lineamenti bensì dal nostro odore!
Di conseguenza possiamo ben capire perchè un cane, pur essendo noi umani, comunichi con noi con il suo linguaggio esattamente come facciamo noi con lui!
Tra i lupi abbassare la coda, reprire quindi i propri "odori", equivale a sottomissione, gli esemplari dei "ranghi minori" infatti abbassano la coda quando si avvicinano gli elementi dominanti del gruppo.

Inoltre i lupi, rispetto ai cani, sono provvisti di una ghiandola pre-caudale che secerna una sostanza grassa e odorosa. Questa è situata tra la coda e la zona anale. Se la cada si solleva, questa ghiandola inizia a secernere sostanza grasse e molto odorose.
Quindi il lupo dominante, che tiene la coda alta, avrà un odore molto forte mentre l'individuo sottomesso quasi nullo.
I cani hanno perso questa ghiandola, ma l'abitudine di abbassare o alzare la coda è rimasta la stessa dell'antico antenato: quindi se il cane si sente a proprio agio e sicuro di sè, tiene la coda piuttosto alta, altrimenti la abbasserà per coprire i propri odori!

Sul motivo per il quale il cane non abbia più questa ghiandola rispetto al suo antenato, vige il mistero.
Nessuna razza canina la presenta, quindi non può essere frutto di incroci da parte dell'umo ma si deve essere persa nei primi stadi dell'evoluzione del cane, circa diecimila anni fa.

giovedì 4 giugno 2009

Capire il proprio cane: l'ululato

L'argomento del primo post di questo blog me lo sta suggerendo proprio ora Stellina, la cagnetta di mia mamma.
Nell'attimo in cui le campane hanno iniziato a suonare lei, infatti, ha iniziato, puntualmente, a ululare!
Perchè si comporta così?
Il cane è un discendente del lupo.
Se da un lato è stato addommesticato dall'uomo, dall'altro non dimentica le sue origini ancestrali.
Per i lupi che vivono in branco, l'ululato ha la funzione di sincronizzare tutti i membri, di riunirli. Ad esempio, la sera, prima di una battuta di caccia, è molto importante per loro riunirsi, raccogliersi e poi cacciare tutti insieme.
I cani, rispetto ai lupi non hanno bisogno di cacciare, il cibo glielo diamo noi!
Tuttavia in alcuni casi, ad esempio se lasciati soli, ricorrono anche loro all'ululato.
In questo caso, ululando, il nostro cane ci vuole dire:
"Sono qui ... dove siete voi? ... aspettatemi...."
vuole cioè richiamare i membri del suo branco, ossia noi!
Non rispondere all'ululato per loro è una mancanza gravissima!
Provate a ululare vicino al vostro cane! Vedrete che butterà la testa indietro, e inizierà a ululare con voi, credendo ke lo state chiamando a raccolta!
Ed è propro per questo che certi cani, quando sentono suonare le campane, fraintendono e pensano che siano altri membri del branco dispersi che cercano di raggiungerli. Da qui il loro ululare, ossia rispondere al richiamo del loro branco!